Io Giacomo Biraghi l’ho conosciuto nella realtà, non nel mondo digitale.
Giacomo, l’ho conosciuto nel lontano 2007 (di EXPO neppure l’ombra a quei tempi). Abbiamo fatto un sacco di viaggi insieme da/verso la Liguria (oggi si direbbe in car pooling) nei week end estivi, colleghi/amici in comune (non Comune – ci tengo a precisare visto l’andazzo).
Sono rimasto un po’ stupito nel leggere l’articolo di Barbacetto su Il Fatto Quotidiano, ho pensato "ha sbagliato Giacomo!".
Ai tempi vivevo a Milano e non ci stavo per niente bene (smog, brutta, costo della vita.. insomma i soliti punti critici da “migrante”); Giacomo invece era un fan sfegatato della sua città, della sua Milano.
Ricordo i viaggi, a discutere di Milano, con lui che cercava in tutti i modi di farmi vedere le cose belle di Milano, in primis la sua capacità di innovarsi, di incarnare la contemporaneità urbana.
Io ero troppo provinciale o chiuso, forse, per vedere certi aspetti e non cambiare idea, a me Milano faceva solo schifo.
Nel parlare di Milano a lui brillavano gli occhi, a me, invece, veniva l’acido allo stomaco… Ricordo che adorava talmente tanto la sua città da perpetuarsi nel difendere addirittura la zona di Bicocca dicendo che era fichissima (mentre per me era tristissima).
Oggi, quasi dieci anni dopo, devo ammettere che aveva ragione lui su Milano (per la cronaca vivo, dal 2009, a Roma e vengo a Milano tutte le settimane solo per lavoro). La città, almeno nel suo centro pulsante, ha cambiato pelle, la skyline è totalmente cambiata e si respira innovazione e cambiamento ovunque (l’inquinamento pure… eh). Non sarà la Milano da bere degli anni '80 (non c'ero) ma considerata l'aria che tira in Europa non mi pare neppure malaccio, anzi.
A proposito dell’articolo, io di Giacomo ricordo l’esatto opposto di quanto descritto. Ricordo un ragazzo “pulito” con un’etica ferrea (di quelli che ce n’è bisogno), e su questo le persone non cambiano perché sono così, ce l’hanno dentro l’etica ferrea. Non credo che “sia diventato” un ottimista a cottimo, lui è un ottimista (anche qui “di quelli che ce n’è bisogno”) vero, anche senza HASTAG, anche senza EXPO. Credo che a lui basti la vita per essere ottimista.
Io oggi, dopo un passato da “exponegativo”, sono da tempo tra gli expottimisti sicuramente grazie al lavoro fatto da tutto il mondo EXPO ma anche, e soprattutto, per la comunicazione e lo sforzo fatto da Giacomo.
Forse EXPO non cambierà l'Italia, forse non creerà quella ricchezza stimata, l'indotto etc etc... ma perchè remare contro? Questo non lo capisco e non lo accetto, non ha senso. Il Fatto Quotidiano, non rientra tra i miei giornali quotidiani ma ogni tanto lo leggo, e, secondo me fa anche del buon giornalismo, ma quando "è solo merda" non lo sopporto (anticipo i vostri commenti: "e sticazzi").
Questo post è totalmente indipendente e si basa su mie opinioni personali, quindi se dovete rompere scrivete direttamente a me. L’ho scritto perché mi son sentito di scriverlo (sarà pieno di errori, ma almeno io non faccio il giornalista), perché ho trovato l’articolo su Giacomo un gioco sporco, e lui non se lo merita. Giacomo non ne sa nulla della mia iniziativa e magari neppure apprezza.
Patrick Durante
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