Che bufala!!! |
non avesse dei problemi con le bufale (le mozzarelle).
Troppo latte vaccino (fuori dai parametri del disciplinare di produzione per definirla mozzarella di bufala) e controlli vari (sanitari, commissione europea, etc..) con preavviso e compiacenza...
La notizia è riportata oggi da diversi media e agenzie di notizie. Di seguito l'articolo del Corriere del Mezzogiorno, cronaca di Caserta.
CASERTA - Una importante industria casearia casertana
vendeva alle holding della grande distribuzione internazionale falsa mozzarella
di bufala che presentava ingenti quantità di latte di mucca. Violazioni del
disciplinare di produzione (con latte vaccino mescolato a quello di bufala,
altro latte acquistato all'estero) e sul versante dei controlli
igienico-sanitari. Sono alcune delle irregolarità contestate al caseificio
Cantile di Sparanise, produttore di mozzarella di bufala campana dop,
nell'ambito dell'operazione che ha portato 13 persone ai domiciliari, oltre che
al sequestro dell'azienda e dei suoi sei punti vendita. Coinvolti anche alcuni
veterinari della Asl preposti ai controlli. Il latte utilizzato per la
mozzarella dop dal caseficio Cantile non veniva sottoposto al previsto
autocontrollo sanitario. Controlli a campione sul latte giacente nei silos
hanno rilevato una carica batterica anche più di duemila volte superiore a
quella consentita, «tale da far ritenere il prodotto finale addirittura
potenzialmente nocivo per la salute pubblica», si legge in una nota del
procuratore Capasso.
LA VICENDA - I pm hanno ravvisato l'esistenza di una vera e
propria associazione per delinquere, al cui vertice c'erano l'imprenditore
Guido Cantile, 58 anni, ed i suoi figli Pasquale e Luigiantonio. Fondamentale
era, per l'accusa, la complicità di alcuni funzionari della Asl addetti al
controllo sanitario: gli accessi al caseificio da parte dei veterinari per il
prelievo di campioni erano preceduti da preavviso ai responsabili del
caseificio, e così risultavano quasi sempre favorevoli. I due funzionari della
Asl coinvolti avrebbero anche avvisato i Cantile delle visite ispettive di
altri organi, come il controllo da parte della Commissione europea, e
addirittura avrebbero partecipato a riunioni nel caseificio con lo scopo di
rimediare agli inconvenienti presenti nella struttura.
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