martedì 15 aprile 2014

LA Forestale denuncia una truffa nella pasta di Gragnano IGP

Marchio IGP
I Forestali del Nucleo tutela regolamenti comunitari e della Sezione di analisi criminale del Comando Regionale Puglia, in collaborazione con il Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) di Napoli, hanno effettuato diversi controlli in alcuni pastifici del comune di Gragnano (NA) e località limitrofe.

LA TRUFFA
Il rappresentante legale di una ditta di Gragnano (il nome del marchio commerciale sarebbe interessante.. abbiamo chiesto al Corpo dei Forestali ma al momento non ci hanno risposto) è stato denunciato per frode in commercio perché non produceva la pasta negli stabilimenti siti nel comune, secondo l'antica tradizione e come pubblicizzato nelle etichette delle confezioni, ma la comprava da altre aziende situate fuori dalla famosa città della pasta (si parla di Pescara; quì c'è la prima truffa nell'uso del marchio IGP), che utilizzavano esclusivamente grano canadese (quì la seconda truffa a danno dei consumatori perchè i produttori dichiaravano la provenienza del grano dall'alta Muriga, in Puglia) anziché 100% grano italiano come evidenziato in etichetta. Oltre alla denuncia, è scattato il sequestro di 10 quintali di pasta.

Gli accertamenti della Forestale nella filiera della pasta, a tutela dei disciplinari di produzione, rappresentano una garanzia per i consumatori che acquistano un prodotto con marchio Indicazione Geografica Protetta (IGP).  La "Pasta di Gragnano" è infatti famosa nel mondo per la tradizione e la storicità della produzione con trafile in bronzo che conferiscono alla pasta la caratteristica rugosità superficiale, rendendola pertanto perfettamente riconoscibile al tatto e al gusto. Altresì il particolare e tradizionale processo di essiccamento, garantito dai maestri pastai gragnanesi, offre al mondo intero un prodotto dell'eccellenza Made in Italy.

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