Oscar Farinetti patron di Eataly |
Una delegazione di rappresentanza del fondo di investimento arriverà a breve nella città di Bologna per "toccare con mano" quello che si presenta come uno dei progetti più innovativi nell'agroalimentare mondiale, il progetto FICo (Fabbrica Italiana Contadina) con lo sviluppo di quello che al momento è stato denominato Eataly World.
Il progetto partirà a breve ma dovrebbe aprire le porte per il 2015, subito dopo la chiusura dell'Expo di Milano, ed è situato nell'area degli ex mercati generali di Bologna, oggi sede del CAAB. La Fabbrica Italiana Contadina sarà gestita dalla Eataly di Oscar Farinetti che prevede oltre sei milioni di visitatori annui.
Il concept vuole mostrare ai consumatori l'intera filiera del valore del settore agroalimentare, partendo dalla produzione ("ci devono essere gli ulivi" per dirla con le parole di Farinetti), alla distribuzione, sino alla ristorazione.
L'operazione sarà finanziata attraverso un fondo immobiliare di investimento, di tipo "chiuso" (solo per investitori qualificati), gestito dalla Prelios SGR (a dicembre si chiuse la partita con l'altro pretendente: la società Idea Fimit del Gruppo De Agostini), società guidata dall'amministratore delegato Paolo Scordino.
Il fondo si chiamerà PAI (acronimo di Parchi Agroalimentari Italiani) che prevede, in futuro, nuove sedi in Italia e nel mondo. Di qui i contatti con proprio con fondi stranieri, con la presentazione del progetto FICo prima al Mipim di Hong Kong, il principale evento per i fondi di investimento immobilare dell'area asiatica, e poi al Mapic di Cannes. Il vicepresidente di Prelios SpA (controllante della SGR del Fondo PAI) Massimo Caputi a tal proposito ha dichiarato "gli investitori esteri in questa fase economica sono interessati all'Italia per tutto ciò che è cibo, stile di vita, design e moda. Per questo il progetto FICo / Eataly World interessa anche oltreconfine e oltreoceano".
Nessun commento:
Posta un commento