Realizzata con il contributo dell'Unione Europea, la pubblicazione vi aiuterà a districarvi tra Dop e Igp e gli altri marchi di cui spesso non si conosce il significato.
Fonte: Campagna Amica COLDIRETTI
Districarsi tra i marchi di qualità europei? Può essere
complicato ma necessario imparare a riconoscerli e a capirne il significato.
Cominciamo a capire cosa sono questi marchi. A questo ci aiuta la guida
realizzata da Campagna Amica con il contributo dell'Unione Europea che ci dice
che i marchi di qualità europei sono certificazioni di prodotto riconosciute
agli alimenti dall'Unione Europea, e vengono rilasciate da enti di
certificazione individuati dal Ministero delle Politiche Agricole. Ma qual è
l’importanza di questi marchi? E’ grande, perché garantiscono al consumatore la
provenienza originale del prodotto e/o che il processo di produzione avvenga
secondo modalità legate a una tipicità territoriale nel rispetto del
disciplinare che regola il marchio di qualità.
L’Unione Europea, all’inizio degli anni ‘90, ha adottato
alcune norme giuridiche per rafforzare e garantire due pilastri della politica
di qualità europea: il primo sui prodotti tipici (indicazioni geografiche e
lavorazioni tradizionali) e il secondo sui prodotti biologici. Ma cosa
significa quando leggiamo “indicazione geografica”?
Si intende una
denominazione che designa un prodotto agricolo o alimentare le cui
caratteristiche o la cui reputazione possono essere attribuite all'area geografica da cui proviene. L’indicazione geografica comprende le
“Denominazioni di Origine Protette” (DOP) e le “Indicazioni Geografiche
Protette” (IGP).
La differenza sostanziale tra le due sta nel fatto che nella
DOP tutte le fasi della produzione hanno luogo nell'area geografica designata
(che determina le caratteristiche del prodotto), mentre nella IGP è sufficiente
che almeno una fase della produzione avvenga nell'area geografica designata
(che ne determina una particolare qualità, reputazione o altra caratteristica).
L’appellativo “Protetta” dell’indicazione geografica significa che la registrazione
tutela in tutta l’UE i diritti di proprietà intellettuale e conferisce a chi
produce, commercializza o vende il prodotto originale il diritto di utilizzare
la denominazione registrata. Quest’ultima non può essere quindi utilizzata per prodotti simili, anche se è accompagnata da espressioni
quali “genere”, “tipo”,“ alla maniera”, ecc., o se la denominazione è evocata o
tradotta 5 in un’altra lingua (esempio “Parmesan”, evocativo della
denominazione protetta “Parmigiano Reggiano Dop”).
DOP e IGP non sono le uniche denominazioni con cui ci
confrontiamo quotidianamente. Spesso, tra gli altri, ci imbattiamo anche con la “Specialità
Tradizionale Garantita” (STG), che è invece un riconoscimento che identifica un
prodotto agroalimentare che possiede qualità specifiche che derivano solamente
dalle materie prime impiegate, oppure dalle tecniche di produzione o di
trasformazione, quindi senza un necessario riferimento geografico.
Per conoscere a fondo tutti i marchi europei e le loro
specifiche, scarica la guida completa QUI.
Questo articolo rientra nel progetto “La Campagna ti
informa” cofinanziato dall'Unione Europea – DG AGRI. I pareri in esso espressi
impegnano soltanto l’autore e non possono essere considerati come costituenti
una presa di posizione ufficiale della Commissione Europea.